
Il settore edile sta attraversando una fase di transizione strutturale: dopo gli anni del “boom” incentivato (Superbonus ed altri ecobonus), il mercato si sta riequilibrando e ridisegnando. Le previsioni per il 2026 vanno lette tenendo insieme fattori macroeconomici (PIL, tassi, finanza pubblica), politiche fiscali e ambientali (incentivi per l’efficienza energetica, investimenti in infrastrutture), dinamiche dei costi e delle materie prime, e cambiamenti strutturali nel modo di progettare, appaltare e realizzare i lavori (digitalizzazione, prefabbricazione, BIM). In questo articolo analizzeremo scenari, numeri chiave, rischi e opportunità pratiche per imprese edili che operano a Roma e in Italia, con suggerimenti concreti per partecipare a gare pubbliche (OG1) e generare lead di qualità.
Le previsioni macroeconomiche ufficiali indicano una ripresa lenta ma costante dell’economia italiana: ISTAT attende una crescita del PIL dello 0,6% per il 2025 e +0,8% per il 2026, con un contesto di contenuta inflazione e un graduale miglioramento dei consumi e degli investimenti. Questo contesto è importante perché l’attività edilizia segue – con ritardo – i trend di PIL e degli investimenti pubblici e privati.
A livello europeo, diversi centri di analisi prevedono una moderata espansione dell’edilizia tra 2025 e 2026: studi di settore stimano una crescita del comparto costruzioni europeo nell’ordine dell’1–2% nel 2026, favorita dall’allentamento della stretta monetaria e dagli investimenti per la transizione energetica. Questi trend impattano l’Italia sia direttamente (progetti infrastrutturali, fondi UE) sia indirettamente (domanda di materiali, dinamiche dei prezzi).
Perché è rilevante per te (impresa OG1 a Roma): la stabilità macro favorisce gare pubbliche e cantieri infrastrutturali; conoscere i numeri aiuta a definire piani di investimento e offerte più competitive.
Le aree geografiche e i segmenti con maggiore potenziale nel 2026 saranno principalmente:
Infrastrutture pubbliche e grandi opere — l’Italia continua a investire su opere pubbliche e reti energetiche; molte risorse dei programmi nazionali e fondi UE sono destinate a infrastrutture resilienti e mobilità sostenibile. (fonti: studi nazionali e report associazioni di settore).
Riqualificazione energetica e restauro urbano — la spinta all’efficientamento non scompare: anche se il Superbonus 110% è stato ridimensionato, resta una domanda per interventi energetici e antisismici, specialmente in ambito residenziale e per edifici pubblici.
Non-residenziale e infrastrutture digitali/industriali — logistica, capannoni, edifici ad uso terziario e siti per data center possono trainare la domanda.
Al contrario, il segmento involucro edilizio (es. serramenti, alcune finiture) mostra segnali di contrazione per il 2025-2026 legati alla fine degli incentivi e alla normalizzazione della domanda residenziale. Questo non significa morte del mercato, ma un riequilibrio e maggiore selettività degli interventi.
Dopo un periodo di rincaro delle materie prime e dei materiali (leggi: cementi, acciaio, isolanti), le attese per il 2026 indicano un progressivo rallentamento dell’inflazione dei materiali grazie al stabilizzarsi delle catene di approvvigionamento. Tuttavia, i margini di imprese che non hanno saputo rinegoziare i prezzi o ottimizzare i processi possono rimanere compressi.
Il settore soffre storicamente di difficoltà nel reperire figure specializzate: carpentieri, tecnici impiantisti, posatori certificati per cappotti e isolamento, ecc. La domanda per figure formate su tecnologie green e su BIM crescerà, creando un premio per le imprese che investono in formazione e rete di collaboratori qualificati.
Impatto pratico: chi partecipa a gare OG1 deve mettere in conto costi di personale più alti e pianificare subappalti affidabili; costruire una rete di collaboratori e architetti è un fattore competitivo.
Il quadro degli incentivi fiscali è cambiato rispetto al 2020–2023. Nonostante alcune detrazioni siano state ricondotte o modificate, la politica pubblica orientata alla decarbonizzazione e alla resilienza degli edifici continua a guidare stanziamenti e bandi. Piani nazionali e risorse europee (Pnrr/arena successiva) mantengono linee di finanziamento, soprattutto per pubblico e infrastrutture.
Conseguenza per l’impresa: l’attenzione si sposta su gare pubbliche e su progetti che dimostrano compliance con criteri di sostenibilità ed efficienza energetica: chi può dimostrare competenze tecniche e milestone raggiungibili avrà vantaggio competitivo nelle aggiudicazioni.
La digitalizzazione (BIM, gare telematiche, piattaforme di monitoraggio) e la prefabbricazione diventano strumenti decisivi per ridurre tempi e costi, migliorare qualità e sicurezza, e rendere più efficiente la partecipazione a gare pubbliche. Gli Enti appaltanti valutano sempre più la capacità tecnica tangibile: piani di sicurezza, cronoprogrammi realistici, uso di tecnologie per il controllo qualità.
Suggerimento operativo: investi in BIM per progettazione e computi metrici, crea processi di prefabbricazione su misura e offri garanzie di efficienza energetica nelle offerte a punteggio.
Rischio regolatorio e di incentivi: cambi di politica fiscale o limiti temporali ai bonus possono ridurre domanda in alcuni segmenti.
Rischio costi e margini compressi: oscillazioni dei prezzi e costi di manodopera possono erodere i margini se il risk management contrattuale è debole.
Rischio gare e certificazioni: aumento dei requisiti (es. sostenibilità, certificazioni ambientali) può penalizzare imprese non adeguate.
Rischio creditizio/finanziamento: accesso al credito più caro o condizioni più stringenti per alcune imprese, specie PMI senza rating finanziario solido.
Partecipare a gare infrastrutturali e RAPID projects — dedicare una quota commerciale alla ricerca e alla partecipazione a bandi locali e regionali. (Aumentare la capacità di presentare SOA e attestazioni in regola.)
Specializzarsi in riqualificazione energetica e sismica — pacchetti “chiavi in mano” che includono diagnosi energetica, progetto e realizzazione possono generare lead di qualità.
Creare una rete di architetti e fornitori — partnership con studi tecnici per proporre progetti integrati e velocizzare approvazioni e cantieri.
Offrire garanzie e contratti a valore aggiunto — manutenzione post-cantiere, certificazione APE migliorata, contratti di rendimento energetico.
Digital marketing e SEO locale — contenuti ottimizzati per “ristrutturazioni a Roma”, “gare OG1 Roma”, “SOA OG1 Classifica II” per generare lead qualificati.
Aggiorna la documentazione SOA e annessi: assicurati che l’attestazione OG1 Classifica II sia aggiornata, con tutta la documentazione amministrativa pronta.
Preparare capitolati tecnici che evidenzino efficienza e sostenibilità: i criteri di aggiudicazione premiano il valore tecnico e la decarbonizzazione.
Costruisci un pacchetto di offerta “progetto + esecuzione + gestione”: offrire un servizio completo aumenta i punteggi nelle gare a qualità prezzo.
Rete di fornitori locali e subappaltatori verificati: riduce rischi e migliora tempi di esecuzione.
Usa il BIM e allega piani di sicurezza reali: migliora la valutazione tecnica.
Per trasformare le previsioni in opportunità commerciali, ecco un piano operativo digitale pensato per imprese di ristrutturazione e per chi partecipa a gare:
Contenuti SEO mirati: pubblica articoli come “Come partecipare a una gara OG1 a Roma (checklist)”, “Vantaggi della riqualificazione energetica a Roma 2026”, studi di caso con prima/dopo.
Landing page per lead: pagine dedicate “Preventivo ristrutturazione rapida a Roma — gratis”, con form che catturano informazioni utili (tipologia intervento, budget, urgenza).
Campagne Google Ads geolocalizzate: keyword su Roma e provincia per intercettare ricerche intenzionali.
Partnership con studi di architettura: scambi di lead e proposte congiunte (tu metti la realizzazione, lo studio mette il progetto).
Newsletter tecnica per potenziali collaboratori e architetti: aggiornamenti su bandi, fondi, e tecnologie (BIM, materiali).
Case study e portfolio: pubblica gare vinte, certificazioni e attestati SOA chiaramente visibili.
Queste azioni non sono teoria: sono la via più diretta per convertire la domanda attuale e quella prevista per il 2026 in contatti e contratti reali.
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